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VALMARA
69
Mina di produzione italiana. 105mm di diametro, 205mm di altezza, 3300g
di peso. Colore verde o sabbia. La mina rientra tra quelle a frammentazione
e tra quelle cosiddette “volanti”: facendo vibrare un filo trasparente
collegato a uno degli spuntoni della mina, si attiva la carica esplosiva.
La detonazione avviene in due fasi: una prima carica solleva a 80cm da
terra un cilindro contenente circa 2000 frammenti metallici, una seconda
carica causa poi la vera esplosione che irradia i frammenti a 360° nella
zona circostante. Questa mina è mortale nell’arco di 27m e può ferire
fino a oltre 200m. E’ studiata per causare ferite al torace e all’addome.
(foto tratta dal sito di Emergency)
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TYPE
72
Mina esplosiva di produzione cinese. 78mm di diametro, 38mm di altezza,
125g di peso. Colore verde. La mina si attiva a pressione, camminandoci
sopra. La detonazione produce l’amputazione del piede o dell’intera gamba.
(foto tratta dal sito di Emergency)
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(Nome
sconosciuto)
Mina vietnamita a frammentazione delle dimensioni di una pallina da tennis.
Può essere montata su un sostegno di metallo o nascosta direttamente nel
terreno. Scoppia sia a pressione che attraverso un filo d’inciampo.
(foto tratta dal sito della Croce Rossa Canadese)
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PFM
1
Mina di produzione sovietica di piccole dimensioni, capace di stare nel
palmo della mano (reverse engineering di un oggetto statunitense disperso
largamente in Vietnam nei primi anni '70).
La mina è conosciuta come “pappagallo verde”, nome coniato dagli anziani
dei villaggi afgani che la vedevano planare giù dal cielo. Le PFM 1 infatti
vengono sganciate dagli elicotteri, le due alette le permettono di planare
dolcemente e di ricoprire un’ampia porzione di territorio rispetto al
punto del lancio. E’ una delle mine più “odiose” perché studiata per colpire
i bambini. A differenza delle mine precedenti, questa non viene interrata
o studiata per mimetizzarsi con il terreno (ne esistono infatti di color
rosa, giallo o azzurro), il suo compito è quello di essere ben visibile
e di incuriosire l’occhio del bambino. La detonazione non è causata da
chi la calpesta, ma da una continua pressione esercitata sull’aletta rigonfia
e spugnosa, lì è contenuto un liquido esplosivo che deve raggiungere il
corpo centrale dove è sistemato il detonatore. L’esplosione può avvenire
dopo una ventina di minuti o dopo poche ore, dipende dal tipo di pressione
che viene esercitata. Questo scoppio ritardato serve a massimizzare gli
effetti della mina, giocando sulla psiche dei bambini. La speranza di
chi progetta queste mine è che il bambino abbia il tempo di condividere
la nuova scoperta con i suoi piccoli amici ed è in quel momento che l’ordigno
dovrebbe scoppiare, colpendo più bambini in un colpo solo. La PFM 1 causa
amputazioni agli arti superiori e va a colpire gli occhi del bambino,
che quasi sempre resta cieco.
(foto tratta dal sito della Croce Rossa Canadese)
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PMA
2
Questa foto viene inserita per dare un'idea delle dimensioni delle mine.
(foto tratta dal sito del MAECI Canadese)
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